« Preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: questo è il mio corpo che è dato per voi » (Lc 22,19)

San Giovanni Crisostomo (ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa - Omelia sulla prima lettera ai Corinzi, 24,4; PG 61, 204-205

gennaio 07 , 2020
Cristo ci ha dato il suo corpo per saziarci, attirandoci a sé in un'amicizia sempre più grande. Accostiamoci dunque a lui con fervore e ardente carità. (...) Anche i magi hanno adorato questo corpo adagiato nel presepe. (...) Essi si accostarono con gran tremore a un presepe e a una grotta, senza scorgere nessuna di quelle cose che tu ora puoi vedere. Tu invece non ti volgi a un presepe ma a un altare; e non vedi una donna che lo porta, ma un sacerdote che sta in piedi alla sua presenza, e lo Spirito ricco di ogni fecondità, che si libra sulle offerte. Non vedi semplicemente quello stesso corpo, come lo videro loro, ma hai conosciuto la sua potenza e tutto il suo disegno e non ignori nulla di quanto lui ha fatto. (...) Esortiamo quindi noi stessi, con santo timore, e mostriamo una pietà molto maggiore di quegli stranieri, in modo da non accostarci all'altare in modo indegno. (...) Poiché questa mensa è la forza della nostra anima, la fonte di unità di tutti i nostri pensieri, il motivo della nostra fiducia; è speranza, salvezza, luce, vita. Se avremo lasciato la terra dopo questo sacrificio, andremo con fiducia verso i suoi atrii santi, come rivestiti di armature d'oro. Parlo forse di cose future? Fin da quaggiù, questo mistero è per te il cielo e la terra. Apri quindi le porte del cielo e guarda; e allora contemplerai quello che ho appena detto. Ciò che lì si trova è la più preziosa di tutte le cose e io te la mostrerò, deposta sulla terra. Non ti mostro angeli né arcangeli, non cieli né i cieli dei cieli, ma ti offro lo stesso Signore di tutto questo. Vedi come puoi vedere sulla terra ciò che è più prezioso di ogni altra cosa? Non solo lo vedi, ma puoi toccarlo; non soltanto lo tocchi ma puoi anche mangiarlo. Purifica quindi la tua anima, prepara la tua mente ad accogliere tali misteri.    

Amore e misericordia

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Papa Francesco scrive in La gioia dell’amore che vuole incoraggiare tutti ad essere “…segni di misericordia e di vicinanza … lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia.” (AL5) Come rispondiamo dunque a questa esortazione? E come riflettere l’atteggiamento di Gesù di un ideale impegnativo, ma che non ha mai mancato di mostrare compassione e vicinanza alla fragilità degli altri?...

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