Il Decalogo della bellezza

prepariamoci alla festa della Santissima Trinità

giugno 02 , 2020

Primo: bellezza è un nome di Dio. San Francesco: "Tu sei bellezza". E nella Bibbia è il primo aggettivo delle cose.

Secondo: la bellezza è l'estasi della storia, è la porta che si apre sulla nostra scenografia, un salto verso la pienezza propriamente umana.

Terzo: la bellezza è il progetto di Dio per l'uomo e per il cosmo. E la vita spirituale consiste nel liberare tutta la bellezza sepolta in noi. Dostoevskji: "Il vostro male è che non sapete quanto siete belli". La vita spirituale è liberare bellezza seminata in noi.

Quarto: la bellezza è a caro prezzo, è purificazione dello sguardo. "Beati i puri di cuore" perché vedranno tracce della bellezza dovunque.

Quinto: la bellezza può essere anche mortale. Ricordate Giovanni Battista ucciso per la danza di Salomè, che piaceva al vecchio Erode? La bellezza può essere vitale o mortale, profetica o antiprofetica. C'è una ambiguità radicale insita nella bellezza, ma quando è per l'amore allora è buona.

Sesto: la bellezza è il superfluo necessario. Necessario alla qualità della vita, perché "non di solo pane vive l'uomo"; vive anche della contemplazione delle pietre del mondo e del profumo di Betania versato sui piedi di Gesù.

Settimo: la bellezza è l'esca del divino, il sorriso di Dio dentro la materia. La vicinanza di Dio crea bellezza e la liturgia è la massima condensazione di forme d'arte.

Ottavo: la bellezza è Dio che ama e crea comunione. Ciò che ti attira è la bellezza e bello è ogni atto d'amore; bellissimo è chi tu ami. La legge prima della bellezza è nell'atto d'amore.

Nono: la bellezza è la porta della conoscenza. Solo lo stupore coglie qualcosa, i concetti creano idoli.

Decimo: la bellezza è la forza del cuore, che si risveglia al desiderio. È la bellezza che persuade l'animo umano, la bellezza che è profezia e promessa di una gioia senza interessi finalmente libera.

Ricordiamo i quattro verbi: prestare attenzione, amare la bellezza; ammirare e apprezzare il bello vuol dire amare l'anima delle cose, la fiamma delle cose tutte.

La bellezza è misericordia da regalare a tutti, almeno per frammenti, e poi da custodire sempre sopra le macerie dell'abuso del mondo, di questa terra barbara e magnifica.

Ermes Ronchi

Liturgia delle Ore

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