«Le parole che vi ho dette sono spirito e vita»

San Giovanni Crisostomo (ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa - Omelia sul Vangelo di San Matteo, 82; PG 58, 743

aprile 24 , 2021
«Prendete e mangiate, dice Gesù, questo è il mio corpo, che è per voi» (cf 1 Cor 11,24). Perché i discepoli non sono stati turbati da queste parole? Perché Cristo aveva già detto loro molte cose in proposito (Gv 6). (...) Fidiamoci pienamente di Dio, anche noi. Non facciamogli obiezioni, anche se ciò che dice sembra contrario ai nostri ragionamenti e a ciò che vediamo. Piuttosto, la sua parola diventi guida e maestra della nostra ragione e del nostro stesso sguardo. Assumiamo questo atteggiamento di fronte ai misteri sacri: non guardiamo solo ciò che cade sotto i sensi, ma consideriamo soprattutto le parole del Signore. La sua parola non può ingannarci, mentre i sensi facilmente ci fanno sbagliare; essa non è mai errata, mentre quelli sbagliano molto spesso. Quando il Verbo dice: «Questo è il mio corpo», fidiamoci di lui, crediamo e contempliamolo con gli occhi dello spirito. (...) Quanti oggi dicono: «Come vorrei vedere Cristo in persona, il suo volto, i suoi vestiti, le sue scarpe». Ebbene, nell'Eucaristia è lui che vedi, tocchi, lui che ricevi! Desideravi vedere i suoi vestiti; ed è lui stesso che si dona a te non solo per farsi vedere, ma perché tu possa toccarlo, mangiarlo, accoglierlo nel tuo cuore. Pertanto nessuno si avvicini con indifferenza e trascuratezza; piuttosto, tutti gli si accostino animati d'amore ardente.    

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