“Non è egli forse il figlio del carpentiere?”

San Bernardo (1091-1153), monaco cistercense e dottore della Chiesa - Seconda omelia sulle parole del Vangelo “L'angelo Gabriele fu inviato”, §16

agosto 02 , 2019
Fratelli, ricordatevi del patriarca Giuseppe..., da cui Giuseppe, lo sposo di Maria, non ha solo ereditato il nome, ma la purezza, l'innocenza e le grazie... Il primo ricevette dal cielo l'intelligenza dei sogni (Gen 40; 41); il secondo ebbe non solo la conoscenza dei segreti del cielo ma l'onore di esserne partecipe. Il primo ha provveduto alla sussistenza di un intero popolo fornendogli grano in abbondanza (Gen 41,55); il secondo è stato designato custode del pane vivo che deve dare la vita al mondo intero come a lui stesso (Gv 6,51). Non c'è dubbio che Giuseppe, che è stato fidanzato alla madre del Salvatore, sia stato un uomo buono e fedele, o piuttosto il “servo sicuro e avveduto” (Mt 25,21) che il Signore ha stabilito sulla sua famiglia per essere la consolazione di sua madre, il padre tutore della sua umanità, il collaboratore fedele del suo disegno sul mondo. Ed era della casa di Davide..., discendente da stirpe regale, nobile di nascita, ma più nobile ancora di cuore. Sì, era veramente figlio di Davide, non solo per il sangue, ma per la fede, la santità, il fervore al servizio di Dio. In Giuseppe, il Signore ha trovato veramente, come in Davide, “un uomo secondo il suo cuore” (1Sam 13,14), a cui ha potuto affidare in tutta sicurezza il più grande segreto del suo cuore. Gli ha rivelato “le intenzioni più nascoste della Sapienza” (cf Sal 51,8), gli ha fatto conoscere una meraviglia che nessuno dei principi di questo mondo ha conosciuta; gli ha accordato infine di vedere “ciò che molti profeti e re hanno desiderato vedere, ma non lo videro” e di udire colui che molti hanno desiderato “udire, ma non l'udirono” (Lc 10,24). E non solo vederlo e udirlo, ma portarlo fra le braccia, condurlo per mano, stringerlo al cuore, abbracciarlo, nutrirlo e custodirlo.    

Curiosità dedicate a Bannone

Close

tratte dalla Cronaca di don Pietro Coruzzi Festa di Sant’AntonioOggi 17 gennaio 1922 nevischia con freddo intenso. Oggi si è celebrata in questa Chiesa la festa di Sant’Antonio abate con intervento immenso di popolo convenuto da ogni parte dei dintorni e con intervento del Concerto bandistico di Traversetolo che ha suonato alla Processione e un adagio in Chiesa durante la Benedizione col Venerabile.Per avere il Concerto si sono fatti...

Continua...





Avvisi e Comunicazioni

Caritas - Carrello solidale: aperture di maggio
23 maggio, giovedì Leggi

Caritas - Carrello solidale: aperture di maggio
27 maggio, lunedì Leggi