"Ora qui c'è più di Salomone!"

Ruperto di Deutz (ca 1075-1130), monaco benedettino - Sulla Trinità e le sue opere, 42, 4; PL 167, 1130

luglio 24 , 2017
Il profeta Natan e Betsabea, di comune accordo, hanno proposto il loro progetto al vecchio, il saggio re David che stava per morire (Re1, 1). E' allora che Salomone, il cui nome significa "uomo pacifico", ha ricevuto l'unzione regale. Poi tutto il popolo è risalito dietro a lui; la folla suonava i flauti e mostrava una grandissima gioia e i luoghi rimbombavano delle loro acclamazioni perché il re aveva dichiarato "E' Salomone che designo come re su Israele e su Giuda" (vv 35.40). Questa intrinizzazione prefigura certamente il mistero di cui parla Daniele: "La corte sedette e i libri furono aperti. ... ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno" (Dan 7,10-14). E' dunque per iniziativa di un profeta che Salomone è designato re, come Cristo, Figlio di Dio, compiendo le profezie nel loro senso spirituale, è riconosciuto Re pacifico, Re della gloria del Padre, che attira tutto a sé. Salomone è diventato re mentre suo padre era vivo, come Cristo è designato re da Dio Padre che non può morire. Sì, certamente, lo fa re "erede di tutte le cose" (Eb 1,2) colui che non muore e non morirà mai. E, cosa ammirabile e unica, Cristo, erede di un padre sempre vivo che mai morirà, è morto, lui, una volta per tutte; è tornato alla vita e non conoscerà mai più la morte. Allora Salomone "montò sulla mula del re" (Re1 1,38)). O meglio, è sul trono di suo Padre, cioé su tutta la Chiesa..., "al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione" (Ef 1,21), che Cristo è assiso ora "alla destra della maestà nell'alto dei cieli" (Eb 1,3). Ecco perché la moltitudine corre al suo seguito, popolo che canta e si rallegra. E la terra freme per il loro clamore. Anche noi abbiamo udito la grande gioia di coloro che proclamano questa gloria, cioé la gioia degli apostoli che parlano tutte le lingue (At 2) poiché "Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola" (Sal 19,5).    

SS. Silvestro e Donnino in Castione Baratti

Close

La chiesa di Castione dei Baratti conserva una doppia titolazione:  san Silvestro vescovo e san Donnino martire, a testimonianza dell’esistenza di due diversi luoghi di culto. Il primo, più antico, risalente all’alto Medioevo, con titolazione a san Donnino; il secondo, sorto in epoca più recente  in relazione con l’espandersi del nuovo centro abitato di Castione, dedicato a san Silvestro.  La chiesa primitiva era quella...

Continua...





Avvisi e Comunicazioni

Caritas - Carrello solidale: aperture di giugno
16, 17 maggio Leggi

Prima Comunione
18 maggio, sabato, ore 18.00 Leggi

Prima Comunione
19 maggio, domenica, ore 11.30 Leggi

Caritas - Carrello solidale: aperture di giugno
20 maggio, lunedì Leggi