"Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarito"

Origene (ca 185-253), sacerdote e teologo - Omelie sul Levitico, PG 12,442-443; SC 286

gennaio 30 , 2018
Riguardo all’offerta delle primizie dei frutti della terra, diceva la Legge: “Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà sacro” (Lv 6,11). Cristo immolato è il sacrificio unico e perfetto, di cui tutti i sacrifici dell’Antica Legge erano il simbolo e la figura. Chi viene a contatto con la carne di questo sacrificio sarà subito santificato; se è impuro, sarà mondato; se è ferito sarà guarito. Questo aveva compreso la donna che era affetta da emorragia... Poiché aveva capito che davanti a lei c’era veramente la carne del Santo dei santi, si è avvicinata. Non ha osato ancora toccare direttamente la carne, perché non aveva ancora colto ciò che è perfetto; tuttavia ha toccato il mantello che era a contatto con questa carne santissima. E poiché ha toccato con fede, “una potenza uscì” dall’umanità di Cristo, per mondarla della sua impurità e sanare la sua malattia... Credi dunque che si deve intendere in tal modo questo testo della Legge: Se uno tocca la carne di Gesù con le disposizioni che abbiamo appena dette, con tutta la sua fede, con tutta la sua obbedienza, si avvicina a Gesù come al Verbo fatto carne, costui ha toccato la vera carne del sacrificio e sarà santificato.    

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