10. L’amore ha fiducia

Salmo 40

[2] Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido.
[3] Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango della palude; ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi.

[4] Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore.
[5] Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore e non si volge verso chi segue gli idoli né verso chi segue la menzogna.

[6] Quante meraviglie hai fatto, tu, Signore, mio Dio, quanti progetti in nostro favore: nessuno a te si può paragonare! Se li voglio annunciare e proclamare, sono troppi per essere contati.

[7] Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.

[8] Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Nel rotolo del libro su di me è scritto
[9] di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo».

[10] Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
[11] Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato. Non ho celato il tuo amore e la tua fedeltà alla grande assemblea.

[12] Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia; il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre,
[13] perché mi circondano mali senza numero, le mie colpe mi opprimono e non riesco più a vedere: sono più dei capelli del mio capo, il mio cuore viene meno.

[14] Dégnati, Signore, di liberarmi; Signore, vieni presto in mio aiuto.

Dal vangelo secondo Marco (Mc 4,35-41)

[35] In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». [36] E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. [37] Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. [38] Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che siamo perduti?». [39] Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. [40] Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». [41] E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Fiducia! Quanto è preziosa questa parolina nella relazione. In ogni relazione. Se non mi fido di chi ho di fronte non vado da nessuna parte. Se non faccio fiducia che il medico che mi visita sia esperto di ciò che dice, che l’autista sappia guidare, che i miei genitori mi vogliono sinceramente bene, la mia vita sarebbe persa. Se non credo a ciò che l’altro mostra, pur con tutti i limiti, non riuscirò mai ad aprire il cuore alla bellezza della relazione. Papa Francesco ci ricorda che nella relazione di amore la fiducia e la libertà sono il pane quotidiano, non devono mai mancare. Anche se esse (fiducia e libertà), possono essere ferite e tradite.

Dall’AL
114.  Non si tratta soltanto di non sospettare che l’altro stia mentendo o ingannando. Tale fiducia fondamentale riconosce la luce accesa da Dio che si nasconde dietro l’oscurità, o la brace che arde ancora sotto le ceneri.
115. Questa stessa fiducia rende possibile una relazione di libertà. Non c’è bisogno di controllare l’altro, di seguire minuziosamente i suoi passi, per evitare che sfugga dalle nostre braccia. L’amore ha fiducia, lascia in libertà, rinuncia a controllare tutto, a possedere, a dominare. Questa libertà, che rende possibili spazi di autonomia, apertura al mondo e nuove esperienze, permette che la relazione si arricchisca e non diventi una endogamia senza orizzonti. In tal modo i coniugi, ritrovandosi, possono vivere la gioia di condividere quello che hanno ricevuto e imparato al di fuori del cerchio familiare. Nello stesso tempo rende possibili la sincerità e la trasparenza, perché quando uno sa che gli altri confidano in lui e ne apprezzano la bontà di fondo, allora si mostra com’è, senza occultamenti. Uno che sa che sospettano sempre di lui, che lo giudicano senza compassione, che non lo amano in modo incondizionato, preferirà mantenere i suoi segreti, nascondere le sue cadute e debolezze, fingersi quello che non è. Viceversa, una famiglia in cui regna una solida e affettuosa fiducia, e dove si torna sempre ad avere fiducia nonostante tutto, permette che emerga la vera identità dei suoi membri e fa sì che spontaneamente si rifiuti l’inganno, la falsità e la menzogna.

Per la riflessione
- Il sospetto distrugge la genuinità delle relazioni. Riesco a fidarmi nelle amicizie? Riesco ad essere aperto veramente a chi ho di fronte, oppure sono sempre sulla difensiva, attento a studiare l’altro per difendermi?
- La fiducia permette la libertà e la libertà permette al bene di “respirare”. Riesco a volere bene in libertà? A gestire la gelosia nelle relazioni di amicizia e di amore? Riesco a dirmi sinceramente alle poche persone cui sinceramente voglio bene e dalle quali mi sento amato/a? Siamo fatti per la libertà. Ma cosa è per me libertà? Fare ciò che mi piace oppure essere libero per realizzare un progetto? Essere libero per il bene mio e degli altri? Questa è la libertà che rende felici quella che si fa responsabile. Sono pronto a diventare libero cosi?

Preghiamo
Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata aiutando i poveri e i malati che hanno bisogno? Signore, oggi ti do le mie mani. Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di un amico? Signore, oggi ti do i miei piedi. Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con quelli che hanno bisogno di parole d'amore? Signore, oggi ti do la mia voce. Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un uomo? Signore, oggi ti do il mio cuore. Signore, oggi vuoi che mi fidi degli altri, accogliendoli in libertà, perché si sentano amati: Signore oggi ti do la mia fiducia. Amen

(Madre Teresa)

Santo Stefano in Torre

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L’accesso alla chiesa di Torre si apre sullo slargo di via del Braccio, all’incrocio con via Nuova della Costa e strada di Berzora. La chiesa di santo Stefano presenta una semplice struttura in sasso e conci di arenaria lavorati il cui recupero e  reimpiego lascia supporre l’esistenza di un precedente edificio. L’attuale è infatti frutto di diversi interventi architettonici distribuiti nei secoli ed evidenti esternamente...

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