20. La sfida delle crisi

Salmo 103,1-12
[1] Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
[2] Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

[3] Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
[4] salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia,

[5] sazia di beni la tua vecchiaia,
si rinnova come aquila la tua giovinezza.
[6] Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.

[7] Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d'Israele.
[8] Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.

[9] Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
[10] Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

[11] Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
[12] quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4, 16-26)
[16] Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». [17] Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: «Io non ho marito».[18] Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». [19] Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! [20] I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». [21] Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. [22] Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. [23] Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. [24] Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». [25] Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». [26] Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

Dal capitolo VI dell’Esortazione Apostolica, in cui vengono offerte concrete indicazioni pastorali su problematiche familiari emergenti nei nostri tempi, Papa Francesco entra, con delicatezza e attenzione, negli aspetti di crisi che attraversano ogni relazione autentica. Aiuta a leggere nelle ferite dell’amore, non una sconfitta ma una possibilità per vivere ancora più in pienezza la vocazione all’amore, che significa assumere la sfida di coniugare la “vita al plurale”. Al centro non più solo il mio “io”, ma il “noi”. Nelle crisi della vita, solo se si è costruito il “noi”, nei momenti di serenità, si riesce a “restare” e a “non scappare”. Rimane spesso chi ama, altrimenti si fugge via, verso l’illusione di porti più sicuri e allettanti.

Dall’AL
232. La storia di una famiglia è solcata da crisi di ogni genere, che sono anche parte della sua drammatica bellezza. Bisogna aiutare a scoprire che una crisi superata non porta ad una relazione meno intensa, ma a migliorare, a sedimentare e a maturare il vino dell’unione […].Ogni crisi implica un apprendistato che permette di incrementare l’intensità della vita condivisa, o almeno di trovare un nuovo senso all’esperienza matrimoniale. In nessun modo bisogna rassegnarsi a una curva discendente, a un deterioramento inevitabile, a una mediocrità da sopportare. Al contrario, […] nell’Amore ogni crisi si percepisce come occasione per arrivare a bere insieme il vino migliore.. 235. Ci sono crisi comuni che accadono solitamente in tutti i matrimoni, come la crisi degli inizi, quando bisogna imparare a rendere compatibili le differenze e a distaccarsi dai genitori; o la crisi dell’arrivo del figlio, con le sue nuove sfide emotive; la crisi di allevare un bambino, che cambia le abitudini dei genitori; la crisi dell’adolescenza del figlio, che esige molte energie, destabilizza i genitori e a volte li oppone tra loro; la crisi del “nido vuoto”, che obbliga la coppia a guardare nuovamente a sé stessa. 236. A queste si sommano le crisi personali che incidono sulla coppia, legate alle difficoltà economiche, di lavoro, affettive, sociali, spirituali. E si aggiungono circostanze inaspettate che possono alterare la vita familiare e che esigono un cammino di perdono e riconciliazione. Nel momento stesso in cui cerca di fare il passo del perdono, ciascuno deve domandarsi con serena umiltà se non ha creato le condizioni per esporre l’altro a commettere certi errori. Alcune famiglie soccombono quando i coniugi si accusano a vicenda, ma «l’esperienza mostra che con un aiuto adeguato e con l’azione di riconciliazione della grazia una grande percentuale di crisi matrimoniali si supera in maniera soddisfacente. Saper perdonare e sentirsi perdonati è un’esperienza fondamentale nella vita familiare». «La faticosa arte della riconciliazione, che necessita del sostegno della grazia, ha bisogno della generosa collaborazione di parenti ed amici, e talvolta anche di un aiuto esterno e professionale».

Per la riflessione
- L’amore può invecchiare, spegnersi e perdersi. Vivo l’amore come cammino? Mi impegno ad andare in profondità, a crescere nel dialogo profondo, nella condivisione di coppia che tocca le corde della mia vita?
- La giovinezza dell’amore cresce mediante la condivisione e la fede. Sono convinto che le crisi, se vissute nell’onestà, nella trasparenza e con umiltà fanno progredire i rapporti di amicizia e di innamoramento? Oppure alla prima difficoltà volto le spalle e vado via?

Preghiamo
Signore Gesù,
da qualche tempo le cose tra me e mio marito non vanno più bene:
cosa sta succedendo?
Litighiamo per un nonnulla,
ci stuzzichiamo fino all’esasperazione,
ci irritiamo per ogni sciocchezza, urliamo, ci offendiamo, recriminiamo su tutto,
non ci fidiamo più l’una dell’altro, ci spiamo e ci controlliamo.
Signore Gesù cosa ci sta succedendo?
Il vento è violento e le onde minacciose: non lasciarci affondare.
Per il bene nostro, per il bene dei nostri figli, per il bene di tutti.
Amen

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