La nuova Parrocchia
Con decreto del vescovo di Parma mons. Enrico Solmi in data 4 dicembre 2012 sono state costituite le nuove parrocchie della diocesi di Parma. In particolare la nostra Nuova Parrocchia riguarda le parrocchie di San Martino in Traversetolo, Purificazione della Beata Vergine Maria in Bannone, Santi Donnino e Silvestro in Castione Baratti, San Nicolò in Cazzola, San Lorenzo in Guardasone, San Michele Arcangelo in Sivizzano, Santo Stefano in Torre, Assunzione di Maria Vergine e San Geminiano in Vignale. Ne è stato nominato moderatore don Giancarlo Reverberi.
Decreto di Costituzione delle Nuove Parrocchie
Lo slancio missionario,a cui le nostre parrocchie sono particolarmente chiamate in questo momento storico della nostra Chiesa, sottolinea che è tempo di una rinnovata coscienza evangelizzatrice. I Vescovi italiani sottolineano così tale urgenza: «Anche nelle trasformazioni odierne la Chiesa ha bisogno della Parrocchia, come luogo dov’è possibile comunicare e vivere il vangelo dentro le forme della vita quotidiana. Ma perché questo possa realizzarsi, è necessario disegnare con più cura il suo volto missionario, rivedendone l’agire pastorale, per concentrarsi sulla scelta fondamentale dell’evangelizzazione» (CEI, Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia 2004, n. 5)
Tutto ciò si pone nella linea di un’autentica pastorale d’insieme che, come auspica il XXI Sinodo diocesano, favorisce «vere comunità cristiane capaci di evangelizzare» (XXI SINODO - Comunità in cammino per annunciare il Vangelo - n. 325).
L’attuale organizzazione Parrocchiale della nostra Diocesi, che vede spesso piccole e numerose parrocchie disseminate sul territorio, esige un profondo ripensamento, come richiesto recentemente dalla Chiesa italiana. Occorre pertanto acquisire la consapevolezza che è finito il tempo della Parrocchia autosufficiente. «Per rispondere a queste esigenze la riforma dell’organizzazione Parrocchia le in molte diocesi segue una logica prevalentemente “integrativa” e non “aggregativa”: se non ci sono ragioni per agire altrimenti, più che sopprimere parrocchie limitrofe accorpandole in una più ampia, si cerca di mettere le parrocchie “in rete” in uno slancio di pastorale d’insieme. Nonviene ignorata la comunità locale, ma si invita ad abitare in modo diverso il territorio, tenendo conto dei mutamenti in atto, della maggiore facilità degli spostamenti, come pure delle domande diversificate rivolte oggi alla Chiesa e della presenza di immigrati,ai quali si rivolgono i centri pastorali etnici che stanno sorgendo in molte città» (CEI, Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 2004, n.11).
A tale scopo, ho predisposto specifiche Linee guida nel documento «Prendi il largo, Chiesa di Parma . Orientamenti per il nuovo Assetto della Diocesi» (24 giugno 2012), nel quale indico - come modalità particolarmente significativa e promettente di pastorale d’insieme - la Nuova Parrocchia intesa come «una forma di unità pastorale tra più parrocchie che hanno una cura pastorale unitaria, al fine di un cammino comune e coordinato attuando così la comunione e la missione della Chiesa» (n. 1). La definizione, i vari elementi che costituiscono la Nuova Parrocchia, sono descritti nel documento e nelle Linee guida, a cui occorre fare preciso riferimento per le concrete realizzazioni nelle diverse Zone pastorali della Diocesi.
Questi orientamenti, che intendono rispondere alle esigenze di evangelizzazione della Chiesa di Parma nel contesto modificato in cui vive la sua missione, sono stati elaborati coinvolgendo in un lungo percorso di discernimento diverse realtà della nostra Diocesi, oltre ad essere stati condivisi nelle realtà locali attraverso l’interessamento degli organismi pastorali. Trascorso un congruo tempo di elaborazione e valutazione del progetto pastorale, dopo aver effettuato le consultazioni necessarie e opportune, ritengo sia maturo il tempo per avviare, con prudenza e coraggio, la realizzazione delle Nuove Parrocchie.
Pertanto con il presente atto DECRETO che i seguenti raggruppamenti di Parrocchie vengano costituiti in soggetti pastorali unitari ai sensi del can. 374 §2 del CJC denominati Nuove Parrocchie
...
49. San Martino in Traversetolo, Purificazione della Beata Vergine Maria in Bannone, Santi Donnino e Silvestro in Castione Baratti, San Nicolò in Cazzola, San Lorenzo in Guardasone, San Michele Arcangelo in Sivizzano, Santo Stefano in Torre, Assunzione di Maria Vergine e San Geminiano in Vignale
...
Per la realizzazione della Nuova Parrocchia si seguiranno con attenzione i principi offerti nel citato documento «Prendi il largo, Chiesa di Parma. Orientamenti per il nuovo Assetto della Diocesi», con particolare attenzione alle «Linee guida» in esso contenute. Secondo tali indicazioni dovrà essere definito il nome della Nuova Parrocchia ed elaborato, con una formulazione scritta, un progetto pastorale comune, che riguardi «l'annuncio della Parola, la celebrazione liturgica e la preghiera, il servizio caritativo, la tensione missionaria della nuova Parrocchia» (n. 4). In esso «si definiscono, a seconda delle realtà di ogni Nuova Parrocchia, le attività pastorali comuni e quelle che si attuano nelle singole Parrocchie, i luoghi della formazione, le tappe dell'iniziazione cristiana, le forme della nuova evangelizzazione, l'eventuale mantenimento di specifici organismi a servizio della Parrocchia, come anche l'orario delle Sante Messe» (n. 4)
All’interno del progetto comune le singole Parrocchie continueranno a essere il luogo ordinario della vita liturgica e sacramentale dei fedeli, mentre alcuni ambiti saranno particolarmente articolati tra dimensione Parrocchia le e Nuova Parrocchia, in modo tale che siano valorizzate le specificità delle singole Comunità Parrocchia li e non manchi a livello locale quell’attenzione a tutti che è tra i compiti specifici della comunità cristiana (cf Linee guida n. 3). La cura pastorale unitaria nell’ambito della Nuova Parrocchia è affidata a un Servizio Ministeriale (cf Linee guida n. 2), «costituito dalle principali figure ministeriali presenti nella Nuova Parrocchia e da altre ritenute importanti. Ne fanno parte il Presbitero Moderatore, gli altri presbiteri, i diaconi, un rappresentante delle comunità religiose, una coppia di sposi e laici che operano al servizio della Nuova Parrocchia » (n. 2). Sarà cura del Presbitero Moderatore della Nuova Parrocchia, cui spetta la responsabilità ultima della conduzione unitaria, promuovere all’interno del Servizio Ministeriale la più ampia condivisione dell’attività e delle scelte pastorali elaborate con il coinvolgimento degli organismi di corresponsabilità ecclesiale unitari. Nell’ambito della Nuova Parrocchia verranno progressivamente costituiti un unico Consiglio pastorale della Nuova Parrocchia, in cui ciascuna delle singole comunità Parrocchia li sia debitamente rappresentata; e un unico Consiglio per gli affari economici, secondo le indicazioni che sarà mia cura esprimere nei prossimi tempi. L’attività dei due organismi sarà svolta in accordo con il Servizio Ministeriale e sotto la presidenza del Presbitero Moderatore della Nuova Parrocchia
Occorrerà infine promuovere un’autentica pastorale d’insieme tra le Nuove Parrocchie della medesima Zona pastorale, valorizzando la collaborazione e il coordinamento. Alla conclusione di un quinquennio si promuoverà un’attenta verifica delle presenti disposizioni, confrontandosi con il Moderatore della Nuova Parrocchia, il servizio Ministeriale nel suo insieme e il Consiglio pastorale della Nuova Parrocchia.
Parma , dal Palazzo Vescovile, 4 dicembre 2012 Festa di S. Bernardo degli Uberti, Patrono della Chiesa di Parma
In allegato, il PIANO PASTORALE DELLA NUOVA PARROCCHIA DI TRAVERSETOLO per gli anni 2015 - 2020