Perché tanti suicidi tra i giovani, oggi?
Sono rimasto molto colpito e tanto tristemente sconcertato nel leggere, nelle scorse settimane, il risultato di una approfondita inchiesta giornalistica sui giovani, realizzata da Luca Molinari, pubblicata dalla Gazzetta. Riguarda una realtà attuale che interessa le nostre famiglie e l’intera società: qual è la causa principale della morte dei nostri giovani dai 15 ai 25 anni? Anche il giornalista si diceva sgomento nel dovere comunicare che nel 2017, in Italia ci sono stati quasi quattromila suicidi tra i giovani di questa fascia di età.
La causa principale di morte, quindi, è la disperazione che porta al suicidio. Nella provincia di Parma i suicidi, sempre nel 2017, sono stati 34: 31 ragazzi e 3 ragazze.
Di fronte a questa situazione così angosciosa la CHIESA CATTOLICA che nei giovani vede il futuro, sta celebrando un SINODO speciale per loro, voluto da Papa Francesco, infaticabile missionario del Vangelo di Gesù.
Anche noi di fronte a questa angosciosa realtà ci poniamo una duplice domanda:
1. Quali le cause di questa tragica realtà?
2. Quali iniziative possono contribuire a salvare questa nostra preziosa gioventù?
Lasciando agli specializzati psicologi e psichiatri una risposta scientificamente documentata e approfondita, noi, operatori di pastorale giovanile, ci permettiamo di elencare alcune delle principali cause del disagio giovanile:
1. Mancanza di amore in famiglia;
2. Educazione sommaria a scuola;
3. Individualismo esasperato;
4. Solitudine devastante;
5. Tristezza mortale;
6. Disperazione insuperabile.
Confermando che scopo e finalità delle nostre attività pastorali per la gioventù è quella di fare amare la vita come grande opportunità per liberare il mondo, col dono della Fede, dal tormento del male che ci circonda e vivere uniti agli altri e al Signore nell’armonia che contribuisce a renderci operatori di pace e testimoni di amore, si svolgono, coinvolgendo i giovani, quelle scelte comunitarie che servono a dare pienezza di significato e valore alla vita dei giovani in campo spirituale, sportivo, ricreativo, turistico, aiutano a formare quelle amicizie che possono durare tutta la vita.
Lo dico con sincerità che sono ammirato di tutta la grande attività formativa che svolgono qui a Traversetolo per la gioventù, sia Don Giancarlo che Don Andrea con tutte le attività assistenziali, riunioni di Catechesi, le celebrazioni Eucaristiche, i vari campi estivi e invernali, il Grest e tutte le attività sportive nei campi rinnovati. Mi fanno ricordare i lontani anni, quando ero cappellano a Noceto, ed ancora oggi ricordiamo con gli scout dell’ASCI i vari campi a Madonna di Campiglio, oppure il Campo mobile a Lourdes nel cente-nario delle apparizioni (1958).
Veramente l’Azione Cattolica, che quest’anno celebra il 150° di vita e lo scoutismo hanno dato ai giovani ideali così validi e coinvolgenti; hanno fatto sentire la gioia di servire con amore e donare senza rimpianti. Sono nate amicizie perenni! La tentazione del suicidio non ha mai bussato alla porta del nostro cuore!!!