« Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà »

San Giovanni della Croce (1542-1591), carmelitano, dottore della Chiesa - Cantico spirituale, 20

agosto 05 , 2022
«Volli perdermi e venni conquistata». Così si comporta l'innamorato di Dio: non cerca guadagno o premio, ma vuole solo perdere tutto e anche se stesso, liberamente, per Dio, e questo lo considera suo guadagno. E di fatto è così, come dice san Paolo: «Il morire è un guadagno» (Fil 1,21), cioè il mio morire per Cristo è il mio guadagno. Naturalmente si tratta di una morte spirituale a tutte le cose terrene e a se stessi. Per questo l'anima dice: «venni conquistata», perché chi non sa perdere se stesso, non sa guadagnare se stesso, anzi si perde, come dice nostro Signore nel vangelo: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà». Volendo interpretare questo versetto in un senso più spirituale(...), è opportuno sapere quanto segue: quando un'anima, progredendo nella via spirituale, è giunta al punto di distaccarsi da tutti i metodi e mezzi naturali, di cui si serviva nel suo rapporto con Dio, tanto da non cercarlo più attraverso considerazioni, forme, sentimenti o altri mezzi fornitile dalle creature e dai sensi, ma ha superato tutto questo e ogni altro mezzo umano per intrattenersi con Dio in fede e amore, allora si può dire che ha veramente guadagnato Dio. In realtà, si è perduta per davvero a tutto ciò che non è Dio e a tutto ciò che è in se stessa.     

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