« Essi si convertirono »

San Romano il Melode (?-ca 560), compositore d'inni greco - Inno « Ninive » § 4-17; SC 99

luglio 19 , 2021
Meditiamo sugli abitanti di Ninive (…), sentiamo cosa hanno fatto. Dopo la tremenda predicazione fatta da Giona a questo popolo ingordo e ubriacone, come abili operai (...), si sono messi d’impegno a consolidare la città che le loro cattive azioni avevano indebolita, ed hanno preso per fondamento una roccia sicura (…): il pentimento. Hanno lavato le loro sporcizie con fiotti di lacrime, ornato la città con la preghiera e Ninive convertita è piaciuta al Misericordioso. Poiché essa ha subito mostrato la bellezza del suo cuore a “colui che prova mente e cuore” (Sal 7,10) (…); ben ‘strofinata’ con l’olio delle opere buone, profumata di digiuno, si è rivolta a Colui che l’ama (…), e lui ha accolto il suo pentimento. Il suo re, uomo saggio (…), ha preparato bestie e greggi, come per portarle in dote e ha detto: “Tutto ti offro, mio Dio, mio Salvatore; riconcilia, fa’ rientrare nella grazia colei che si è prostituita, ha tradito (…) la tua purezza: poiché ecco che nel suo amore ti offre in dono il suo pentimento. (…) “Se io, il re sovrano, ho peccato, colpisci me solo e abbi pietà di tutti gli altri. Ma se tutti abbiamo sbagliato, ascolta la voce di tutti. (…) Vieni in nostro soccorso ed ogni timore sarà dissipato. Nulla potrà spaventarci, se tu accogli quanto ti offriamo: il nostro pentimento. (…) “Ninive, la ribelle, si getta ai tuoi piedi, ed io, re miserabile e tuo misero servitore, poiché sono indegno del trono, mi siedo sulla cenere (Gio 3,6). Poiché ho insultato la corona, spando la cenere sulla testa. Poiché non merito il manto scarlatto, mi sono rivestito di sacco e sono scoppiato in singhiozzi. Non disprezzarmi, rivolgi a noi il tuo sguardo, mio Salvatore, e accogli il nostro pentimento”. (…) Figlio dell’Unico, unico Dio, tu che fai la volontà di coloro che ti amano, proteggili nella tua misericordia. (…) Come una volta hai avuto pietà degli abitanti di Ninive (…), oggi libera dal giudizio coloro che ti cantano; accordami il perdono in cambio della confessione (…) poiché non ho opere degne della tua gloria, mio Salvatore, salvami almeno per le parole di contrizione, tu che ami il pentimento.     

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