« Giuseppe, figlio di Davide » (Mt 1,20)

San Bernardo (1091-1153), monaco cistercense e dottore della Chiesa - Omelia « Missus est », 2,16

marzo 19 , 2022
Non si può dubitare che Giuseppe sia stato un uomo molto santo e degno di grande fiducia, poiché la Madre del Salvatore doveva diventare sua sposa. È stato il « servo fidato e prudente » (Mt 24,45) poiché Dio ha stabilito che fosse sostegno della propria Madre, custode della sua carne e collaboratore del suo disegno di salvezza. Dobbiamo ricordare che egli era della casa di Davide. Era figlio di Davide non soltanto secondo la carne, ma anche secondo la fede, la santità e la pietà. In lui, il Signore ha trovato un’altro Davide al quale ha potuto affidare i suoi disegni più segreti in tutta sicurezza. Ha rivelato a lui, come a un’altro Davide, i misteri della sapienza e gli ha manifestato ciò che era sconosciuto a tutti i maestri di questo mondo. A lui ha concesso di vedere e di udire quello che tanti re e profeti, nonostante il desiderio, non poterono né vedere né udire (Mt 13,17); anzi, glielo ha proprio fatto portare, condurre, abbracciare, nutrire, proteggere. Maria e Giuseppe appartenevano dunque tutti e due alla stirpe di Davide; in Maria si compiva la promessa fatta un tempo dal Signore a Davide, mentre Giuseppe era il testimone di tale compimento.     

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