Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete
Martedì della prima settimana

La Parola del Signore
…è ascoltata
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
…è meditata
Quando ci pensi Gesù, non puoi fare a meno di esultare di gioia nel tuo intimo, ti metteresti a danzare se fossi da solo e nessuno ti vedesse. Solo i piccoli capiscono, perché forse guardano le cose e le persone con il cuore e non con i soliti pregiudizi, con l’invidia o con il sospetto. Anche la Madre tua preferisce stare con loro, ogni volta che le permetti di apparire si rivolge a bambini, a poverelli, a gente che nessuno avrebbe mai e poi mai conosciuto, se lei non avesse loro rivolta la parola. L’Avvento è proprio questo: il tempo in cui solo i poveri e i piccoli, quelli che non immagino, capiscono chi sei e dove sei, perché il loro cuore resta aperto, fiducioso, pronto ad accogliere, non importa chi è l’altro. Si dovrebbe crescere solo in altezza e in età, in saggezza e sapienza, ma senza perdere il cuore da bambini: quell’innocenza che rende bella e buona ogni persona e ogni cosa del mondo. È la vita che però ci insegna il contrario: le ferite che ci sono state inferte, le cantonate e le delusioni, i tradimenti e le arroganze, le ingiustizie e i soprusi, ci fanno lasciare il cuore da bambini chiuso in una soffitta o in uno stanzino in fondo al cuore, per proseguire, col volto indurito, il nostro cammino nella vita e nel mondo. Ma oggi devo tornare a gioire, sì, perché, bisogna crederti, il Padre dei cieli sta guardando proprio in fondo al mio cuore e sorride, perché lui lo sa chi sono veramente! Devo crederci però anche io, e tirare fuori, come nuovo e smagliante, quel mio cuore semplice e buono che avevo dimenticato, come si apre un cofanetto di gioie e il Padre porrà in esso le tue parole segrete, che solo i piccoli potranno capire e sanno riportare, con innocenza, a chi li ascolta.
…è pregata
Rendimi semplice o Padre, purifica il mio cuore, lascia che io mi affidi interamente a te, alle tue braccia, stringimi a te e fa’ che ascolti e accolga dal tuo cuore le parole del bene, della speranza e dell’amore che il Tuo figlio riporta a noi in questo tempo che viviamo. Soccorrici tutti nelle nostre fatiche quotidiane e nelle prove della vita. Liberaci dal male antico che vuole rattristare il nostro cuore e allontanarlo dall’amore e da te, fonte della vita.
…mi impegna
Prendo una fotografia di quando ero bambino o bambina. Se non ne ho, cerco un ricordo di me, provo a guardarla con amore e a cercare quello sguardo che è rimasto lo stesso e che in quel giorno era collegato con un cuore da piccoli. Poi provo stare un po’ con quel cuore per ritrovare la bontà, l’innocenza e l’amore che forse ho nascosto da qualche parte, forse per paura di soffrire ancora.