“Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”

Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa - Discorso 304; PL 38, 1385 (Nuova Biblioteca Agostiniana)

agosto 10 , 2019
Nella Chiesa di Roma, il beato Lorenzo esercitava l'ufficio di Diacono. Ivi fu ministro del sacro sangue di Cristo: ivi, per il nome di Cristo, versò il proprio.... Il santo apostolo Giovanni espose chiaramente il mistero di questa cena dicendo: “Come Cristo ha dato la vita per noi, così, anche noi, dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). Fratelli, san Lorenzo lo comprese, lo comprese e mise in pratica; e proprio quanto prese a quella mensa, quello stesso preparò. Amò Cristo nella sua vita, lo imitò nella sua morte. Perciò, fratelli, se il nostro amore è sincero, imitiamolo anche noi. Non potremmo infatti rendere miglior frutto di amore di quello che è l'imitazione dell'esempio: “Cristo in realtà patì per noi lasciandoci un esempio perché ne seguiamo le orme” (1Pt 2,21) ... Quel giardino del Signore possiede ogni sorta di fiori, non solo le rose dei martiri, ma pure i gigli delle vergini e le edere dei coniugi e le viole delle vedove. In una parola, dilettissimi, in nessuno stato di vita gli uomini dubitino della propria chiamata: Cristo è morto per tutti.... Vediamo perciò di comprendere in che modo, oltre all'effusione del sangue, oltre la prova della passione, il cristiano debba imitare Cristo. Parlando di Cristo Signore, dice l'Apostolo Paolo: “Il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio”. Suprema grandezza! “Ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini, e apparso in forma umana” (Fil 2,6s). Estremo abbassamento! Cristo volle umiliarsi: è a tua disposizione, o cristiano, quel che devi far tuo. “Cristo si fece obbediente” (v.8). Tu come puoi essere superbo? ... Quindi, superato tale stato di umiliazione, annientata la morte, Cristo ascese al cielo: seguiamolo.    

Santo Stefano in Torre

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L’accesso alla chiesa di Torre si apre sullo slargo di via del Braccio, all’incrocio con via Nuova della Costa e strada di Berzora. La chiesa di santo Stefano presenta una semplice struttura in sasso e conci di arenaria lavorati il cui recupero e  reimpiego lascia supporre l’esistenza di un precedente edificio. L’attuale è infatti frutto di diversi interventi architettonici distribuiti nei secoli ed evidenti esternamente...

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