"Dio separò la luce dalle tenebre" (Gen 1,4)

San Giacomo di Saroug (ca 449-521), monaco e vescovo siriano - Hexameron; Omelie per il primo e per il secondo giorno

aprile 11 , 2018
Mentre gli angeli, nello stupore, non osavano chiedere nulla, l’ordine di Dio si fece sentire: “Sia la luce!” (Gen 1,3). E la luce cacciò le tenebre... Fu la domenica, il primo dei giorni, il primogenito tra i suoi fratelli, il giorno portatore di misteri e di simboli. Dio aveva creato due gemelli che non si assomigliavano in nulla: la notte tutta oscura e il giorno chiarissimo. La notte era la sorella maggiore, ma il giorno la cacciò e prese il suo posto. Questo primo giorno, questo fondamento della creazione, non è trascorso di ora in ora; la luce non è sorta all’Oriente, per tramontare all’Occidente... Non ha subito nessun cambiamento, ma fu, secondo quello che sta scritto: “E la luce fu”. Così un giorno è nato, formato di notte e di luce; la sera e il mattino si sono susseguiti... Allora Dio tolse il primo giorno e chiamò il secondo. Ha posto le sere e i mattini sui cardini affinché giri il grande portico che, ogni giorno, si apre e si chiude.    

In punto di morte...

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La fine della vita spaventa, non dovrebbe essere così per un cristiano, ma pur con tutta la fede, qualche timore persiste. Qualche secolo fa era assai peggio: non spaventava tanto la morte in sé quanto il giudizio di Dio che, secondo le predicazioni d’allora, non era per nulla tollerante e le porte dell’inferno si aprivano più spesso di quelle del paradiso. Grande preoccupazione dei parroci era quindi quella di riuscire a salvare il maggior numero di...

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