Elìa è già venuto
Sabato della seconda settimana di Avvento
La Parola del Signore
…è ascoltata
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
…è meditata
Scendere dal Monte significa ritornare alla realtà, con i piedi per terra. Questo discorso tra Gesù e i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni avviene dopo la Trasfigurazione sul Monte Tabor. Durante questa visione del Signore trasfigurato, i tre discepoli si sentono in un porto sicuro, vivono un momento sublime, non vorrebbero venir via. Lo stesso accade a noi quando troviamo una certa stabilità, felicità, benessere e non vorremmo che nessuno ci distogliesse. La discesa dal Tabor, quindi, li riporta al quotidiano e riprendono subito le questioni degli scribi e dei farisei che sanno solo criticare e mettere zizzania con le loro ipocrisie. Capendo, infatti, che quello che avevano vissuto sul Monte era un momento importante (Gesù aveva mostrato loro che la morte non è la fine di tutto) chiedono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia»? Una Profezia del profeta Malachia diceva infatti: “Invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore.” Gesù nel rispondere fa capire che quell’Elia che aspettavano era Giovanni Battista. Ucciso dal potere e dalla durezza d’animo che farà soffrire e morire anche il Figlio dell’Uomo. Un prezzo alto ma che Gesù sceglie di pagare per far capire fino a che punto può arrivare l’Amore di Dio.
…è pregata
Vogliamo contemplarti Signore, inabissarci nella Tua bellezza. Vogliamo udire le tue parole ed essere attenti a ciò che vorrai dirci. Vogliamo seguirti e vivere per TE. Amen.
…mi impegna
A riscoprire il desiderio di incontrare Gesù, andandogli incontro, partendo dalla preghiera in famiglia e trovando il tempo per riconciliarci con Lui, camminando spediti con la gioia nel cuore.