«Essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio»

San Giovanni Paolo II (1920-2005), papa - Udienza generale del 01/12/82 (© copyright Libreria Editrice Vaticana)

novembre 19 , 2016
Il matrimonio - come sacramento nato dal mistero della Redenzione e rinato, in certo senso, nell'amore sponsale di Cristo e della Chiesa (Cf Ef 5, 22-23) - è una efficace espressione della potenza salvifica di Dio, che realizza il suo eterno disegno anche dopo il peccato e malgrado la triplice concupiscenza, nascosta nel cuore di ogni uomo, maschio e femmina... Questa verità - che cioè il matrimonio, quale sacramento scaturito dal mistero della Redenzione... determina inoltre il carattere del matrimonio quale uno dei sacramenti della Chiesa. Come sacramento della Chiesa, il matrimonio ha indole di indissolubilità. Come sacramento della Chiesa, esso è anche parola dello Spirito, che esorta l'uomo e la donna a modellare tutta la loro convivenza attingendo forza dal mistero della «redenzione del corpo»... La redenzione del corpo significa... anche quella «speranza» che, nella dimensione del matrimonio, può essere definita speranza del giorno quotidiano, speranza della temporalità... Coloro che, come coniugi, secondo l'eterno disegno divino si uniscono così da divenire, in certo senso, «una sola carne», sono anche a loro volta chiamati, mediante il sacramento, ad una vita «secondo lo Spirito»... La vita «secondo lo Spirito»,... a cui corrisponde la dignità degli stessi coniugi in qualità di genitori, si esprime nella profonda consapevolezza della santità della vita..., a cui ambedue danno origine, partecipando - come i progenitori - alle forze del mistero della creazione. Alla luce di quella speranza, che è connessa col mistero della redenzione del corpo, questa nuova vita umana, l'uomo nuovo concepito e nato dall'unione coniugale di suo padre e di sua madre, si apre alle «primizie dello Spirito» «per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8, 21). E se «tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto» (Rm 8, 22), una particolare speranza accompagna le doglie della madre partoriente, cioè la speranza della «rivelazione dei figli di Dio» (cf. Rm 8, 19-23), speranza di cui ogni neonato che viene al mondo porta con sé una scintilla.... A ciò si riferiscono le parole, in cui Cristo si richiama alla risurrezione dei corpi...«Essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio».     

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