III Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

L'anno di grazia del Signore - Omelia di Don Giancarlo

gennaio 27 , 2019

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

76° anniversario della battaglia di Nikolajewka (simbolo della tragedia della guerra di Russia)  S. Messa in memoria degli Alpini di Traversetolo Caduti in Russia e di tutti gli Alpini di Traversetolo scomparsi nei 97 anni di vita del Gruppo.

PREGHIERA DELL'ALPINO
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l'animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie
dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall'impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi.
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.

 

 

Il giorno della Liberazione

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La pace giunse solo il 25 aprile del 1945, dopo due anni terribili di paure e sofferenze. Il giorno della Liberazione, raccontato da Mons. Varesi, nella sua Cronaca: “25 aprile. La notte, che si presentava agitata, è invece trascorsa tranquilla. Di buon mattino si odono i canti dei gruppi di partigiani che si avviano alla volta di Parma. Improvvisamente alle 6.30 si sparge la voce dell’arrivo di brasiliani e sudafricani: da prima molti rimangono dubitanti,...

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