Le Ceneri
Inizio della Quaresima
Il Mercoledì delle Ceneri è il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima (1° marzo), coincide con l'inizio della Quaresima, periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana (12 aprile).
La Quaresima è un periodo di circa quaranta giorni, inizia con il Mercoledì delle Ceneri e termina con il Giovedì Santo (9 aprile). In questo giorno tutti i cattolici sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Il digiuno, un pasto giornaliero, e l’astinenza, anche se limitati al Mercoledì delle Ceneri ed al Venerdì Santo, esprimono la partecipazione del corpo nel cammino della conversione. La sola astinenza è prevista per tutti i venerdì di Quaresima. Il tempo di Quaresima è occasione di riflessione sulla fragilità della vita umana che dipende in tutto da Dio. è a lui che bisogna tornare, non solo con i riti esteriori, ma con il cambiamento di tutto il no stro essere: pentirsi dei propri peccati e riconciliarsi con Dio.
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Mt 6,1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, al trimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà ».
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, ama no pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ri compensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Nel brano del Vangelo Gesù ripete diverse volte “non fate come gli ipocriti” cioè come quei cristiani che volontariamente fingono col loro comportamento esteriore di credere ed essere buoni fedeli.
Le apparenze non fanno sostanza e se possono ingannare gli uomini non lo possono con Dio. l’ipocrisia è un modo d’essere molto diffuso; si insinua nell’essere tanto subdolamente ed insistente mente da divenire spesso naturale prassi comportamentale. Ma fingere agli altri di possedere cre denze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni, che in pratica non si posseggono, è un inganno, una bugia. Impariamo ad essere sinceri e saremo liberi e onesti come Gesù ci insegna.
La Quaresima ci offre il tempo per scoprire o riscoprire il nostro Battesimo.
Nel giorno del battesimo siamo stati accolti nella grande Famiglia di Gesù, che è la Chiesa, dove tutti sono fratelli insieme a Gesù nostra salvezza. La Chiesa è la Famiglia dei Figli di Dio, il Battesi mo ci ha offerto l’occasione di divenire Cristiani, eredi con Cristo delle Promesse del Padre.
Abbiamo ricevuto il Segno della Croce, sigillo di noi cristiani. Questo Segno dice che siamo di Gesù, che siamo suoi amici, e che Lui ci protegge sotto la Sua Croce. Ci è stato dato un nome, la nostra identità, che con la Professione di Fede, ci ha presentati a Dio che ci ha accolti come figli.
L’Acqua battesimale ci ha purificati dalle colpe originali e rigenerato ad una Nuova Vita nello Spirito Santo.
L’ Unzione con l’olio del Crisma, ci ha infuso la forza dello Spirito Santo, per essere protetti dal male e poter testimoniare la fede anche con scelte coraggiose.
Ci è stata donata una veste bianca e candida. Segno dell’impegno nel conservare pulita e candi da anche la Vita Nuova donata da Cristo. La Vita si deve conservare pulita da ogni peccato, e per questo confidiamo nell’aiuto di Cristo, che è sempre pronto a perdonare.
È stata accesa per noi la candela segno della Luce di Cristo, per poter essere anche noi Luce per il mondo.
La fede è una fiamma accesa per noi dai nostri genitori, padrino e madrina, a loro è stato affidato il compito di custodire e alimentare questa fiamma perché non si spegnesse mai.
Da loro ci è stato offerto, non imposto, questo dono dell’affido a Dio; lo abbiamo ricevuto gratuita mente nella speranza che nel tempo noi lo valorizzassimo con la nostra vita.
Il tempo di Quaresima, tempo di riflessione, ci induca a ripensare sul nostro percorso di vita per ri scoprire il valore e il significato di essere cristiani. Periodo propizio per la conversione del cuore. Nella storia sacra molti sono gli inviti a fare penitenza e a convertirsi. nel segno delle sacre ceneri, E’ urgente per il credente iniziare il cammino quaresimale di conversione e riconciliazione con umil tà e gioia, confidando nella sua infinita misericordia.
Le Ceneri da sempre sono state simbolo di penitenza e di conversione.
♥ Dio riconobbe agli abitanti di Ninive il loro pentimento espresso con la cenere e col cilicio, e ac cordò il rimedio del suo perdono. Egli non desiderava la morte dei peccatori, ma il loro pentimento: perciò guardò benignamente alla fragilità degli uomini che imposero sul loro capo le ceneri per umi liarsi e chiedere perdono
♥ Il profeta Gioèle a nome del Signore grida: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è mi sericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male».
♥ Ma l’ostinazione nel male può provocare l’ira di Dio. Gesù rimprovera gli increduli che ostinata mente rifiutano di ravvedersi: «Egli si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il mag gior numero di miracoli, perché non si erano convertite: “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra”…»