"Li rimproverò per la loro incredulità"

San Giovanni della Croce (1542-1591), carmelitano, dottore della Chiesa - Salita al Monte Carmelo, 3,31

aprile 22 , 2017
Dove c'è abbondanza di segni e testimonianze, c'è meno merito a credere... Ecco perché Dio non fa opere meravigliose che quando esse sono assolutamente necessarie per far credere gli uomini. Per questo motivo e affinché i discepoli non fossero privi del merito della fede se avessero fatto essi stessi l'esperienza della sua resurrezione, ha disposto le cose perché credessero senza vederlo, prima di apparir loro. A Maria Maddalena ha mostrato prima la tomba vuota; dopo ha fatto sì che gli angeli le spiegassero, poiché "la fede dipende dalla predicazione" come dice S. Paolo (Rm 10,17). Così ha voluto ch'ella credesse per l'ascolto e prima di vederlo; quando l'ha visto, era sotto forma di giardiniere, per portare a compimento in lei la comprensione nella fede. Ai discepoli ha inviato dapprima le sante donne per dir loro che era risorto. Ai discepoli di Emmaus ha infiammato dapprima il cuore con la fede prima di svelarsi a loro. Infine ha ripreso tutti i discepoli per non aver creduto. Quanto a Tommaso, che aveva voluto toccare le sue piaghe, gli ha detto: "Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!"    

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