"Perciò anche voi state pronti"

San Clemente d'Alessandria (150-ca 215), teologo - Il pedagogo, II, 9

agosto 30 , 2018
Nel sonno occorre esser pronti a risvegliarsi facilmente. Infatti la Scrittura dice: "Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa" (Lc 12,35-36). Poiché un uomo addormentato non serve più di un uomo morto. Ecco perché bisogna levarsi spesso durante la notte per benedire Dio. Beati quelli che vegliano per lui; si rendono simili agli angeli che chiamiamo "vedette". Un uomo addormentato non vale nulla, non più di un uomo senza vita. Ma colui che ha la luce è risvegliato e le tenebre non hanno presa su di lui, né il sonno, come le tenebre. E' svegliato da Dio, colui che è stato illuminato, e quest'uomo vive, poiché "In lui era la vita" (Gv 1,4). "Beato l'uomo che mi ascolta - dice la Sapienza - vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia" (Pr 8,34). "Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii", così dice la Scrittura. "Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte", cioé nell'oscurità dell'ignoranza. "Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii" (1Tes 5,,6-8). "Voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre" (1Tes 5,5).    

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