San Giacomo, "figlio del tuono"

Pio XII, papa dal 1939 al 1958 - Udienza del 24 luglio 1940 (allocuzione agli sposi novelli) (trad. cb© evangelizo)

luglio 25 , 2023
Il Vangelo riassume così la chiamata di Cristo a Giacomo e a Giovanni e la risposta dei due fratelli: "Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono" (Mt 4,22). E' poco in apparenza, ma molto in realtà. Giacomo infatti, come suo fratello, lasciando il padre Zebedeo nella barca che galleggiava vicino alla riva (...) annegava per sempre fra le onde i suoi affetti passati e metteva senza riserve l'avvenire nelle mani del divin Maestro. (...) Con impetuosità generosa Giacomo aveva ben iniziato; ma come ha continuato? Il Vangelo ci racconta qualche passo. Da parte di Gesù, di cui l'amore non cambia, egli fu oggetto di speciale predilezione. Lui, suo fratello Giovanni e Pietro, loro vicino e compagno di pesca, formavano una triade alla quale Gesù riserva particolari favori: furono i soli testimoni (...) della sua gloria nella Trasfigurazione (Mt 17,1-8), della sua tristezza e della sottomissione nell'agonia del Getsemani (Mc 14,33). Ma è qui precisamente che Giacomo mancò di fedeltà al divin Maestro. Eppure lo aveva amato con sincerità; lo aveva seguito con ardore; e non senza ragione Gesù aveva dato ai due fratelli, figli di Zebedeo il soprannome di "figli del tuono" (Mc 3,17). La loro madre, ambiziosa, (...), un giorno aveva osato chiedere a Gesù per i suoi figli i primi posti nel regno. Alla domanda del Salvatore: "Potete bere il calice che io berrò?" i due interessati avevano risposto in buola fede: "Lo possiamo" (Mt 20,20-22). Oh Giacomo, tuo fratello Giovanni, l'Apostolo dell'amore, sarà almeno presente sul Calvario; ma tu, dove sarai allora? La defezione cominciò al Getsemani, quando i tre apostoli preferiti si attirarono questa dolorosa lamentela del Salvatore: "Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me?" (Mt 26,40) (...) Ma S. Giacomo bevve effettivamente il calice che Gesù gli aveva predetto (...): morì martire (cfr. At 12,12). La debolezza dell'abbandono nelle ore tristi della Passione era stata perdonata e dimenticata dal Redentore.     

SS. Silvestro e Donnino in Castione Baratti

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La chiesa di Castione dei Baratti conserva una doppia titolazione:  san Silvestro vescovo e san Donnino martire, a testimonianza dell’esistenza di due diversi luoghi di culto. Il primo, più antico, risalente all’alto Medioevo, con titolazione a san Donnino; il secondo, sorto in epoca più recente  in relazione con l’espandersi del nuovo centro abitato di Castione, dedicato a san Silvestro.  La chiesa primitiva era quella...

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