San Martino - Messa Solenne
Presieduta da S.E. Mons. Eugenio Binini

O glorioso s. Martino, che per la tua generosa carità,
che ti mosse a tagliare con la spada il tuo mantello
militare per ricoprire un povero mezzo nudo, meritasti di
essere personalmente da Gesù Cristo visitato, elogiato
ed ammaestrato in tutto quello che Egli voleva da te, e
preservato ancora dalla morte quando, mentre tornavi
nella tua patria per la conversione dei tuoi genitori,
cadesti nelle mani dei ladri, e quando, rinchiuso nel
deserto, ti cibasti di erba avvelenata senza conoscerla,
ottieni per noi tutti la grazia di impiegare sempre in
soccorso dei nostri fratelli bisognosi la nostra mente, i
nostri averi e tutte quante le nostre forze, in modo da
meritarci la divina assistenza in tutte le nostre necessità
spirituali e corporali.
Amen
Martino nasce in Pannonia (oggi in Ungheria) a Sabaria da pagani. Viene istruito sulla dottrina cristiana ma non viene battezzato. Figlio di un ufficiale dell'esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. È in quest'epoca che si colloca l'episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l'esercito nel 356, già battezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poitiers il vescovo Ilario che lo ordina esorcista (un passo verso il sacerdozio). Dopo alcuni viaggi Martino torna in Gallia, dove viene ordinato prete da Ilario. Nel 361 fonda a Ligugé una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Per qualche tempo, tuttavia, risiede nell'altro monastero da lui fondato a quattro chilometri dalla città, e chiamato Marmoutier. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne. Muore a Candes nel 397.