Si è ricordato della sua santa alleanza
Giovedì della quarta settimana - vigilia di Natale

La Parola del Signore
…è ascoltata
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
…è meditata
Ecco finalmente l’ultimo passo prima di immergermi nel mistero del tuo Natale: la lode e la benedizione che scaturisce potente dal cuore di Zaccaria: una visione della storia che si intreccia con l’opera e il disegno di Dio sul popolo e sulla propria famiglia. Il primo, certo, ad essere benedetto è Dio, perché è un Dio che viene a stare con noi, che salva dai nemici della vita e dell’uomo guidati dal maligno, è un Dio che ci guarda con amore e ci vuole suoi collaboratori. Ma poi la benedizione è tutta per il figlio Giovanni. Ora gli è finalmente chiaro il destino di quel bambino. Sembra vederlo, con gli occhi inumiditi dalla commozione che a stento contiene, mentre volge lo sguardo su quel neonato che sgambetta, ed esclama: “E tu, bambino…”. Con quella “e” collega l’opera meravigliosa di Dio con suo figlio e lo vede finalmente per quello che dovrà essere: “un profeta dell’Altissimo”, un uomo che interpreterà la salvezza come riconciliazione, come perdono del male compiuto e conseguenza della tenerezza e misericordia di Dio. Quel bambino sarà uno che ti preparerà la via come ad un sole che sorge: dall’alto perché sei figlio di Dio, e dal basso, perché sei figlio dell’uomo. Che bella la benedizione di un padre! É uno sguardo positivo sul futuro del figlio, una spinta in avanti nel mondo, un esserci per accompagnarlo e sostenerlo nelle traversie della vita, nell’impegno per l’onestà e la giustizia, nel realizzare la sua via. Quanto spesso mancano queste visioni, queste benedizioni dei padri! Quanti figli annaspano insicuri qua e là perché non hanno avuto la presenza di un padre. Stanotte celebreremo la tua nascita, Gesù, e tutta l’attenzione sarà rivolta su di te. Non voglio però dimenticare di notare che, nell’ombra, ci sarà un altro padre, Giuseppe, magari silenzioso, è vero, ma si potrà intuire la sua presenza attiva, vigile, attenta, premurosa, rassicurante. Un monito questo a non lasciare soli, in questa notte del mondo, né i figli e nemmeno le madri.
…è pregata
Sostieni tutti gli uomini e i padri del mondo, Signore, con la tua Grazia. Fa’ loro sperimentare la bellezza di sostenere il bene che è nei loro figli e di accompagnarli nella lotta della vita. Proteggi e sorreggi, Signore, tutti coloro che un padre non l’hanno avuto, tutti coloro che pur avendolo hanno sofferto a causa sua. Dacci uomini santi, uomini amanti della giustizia e della verità, uomini che accolgono e guidano i loro figli con tenerezza e forza, senza né esaltarli e né scoraggiarli, né illuderli e né abbandonarli.
…mi impegna
Rifletto su mio padre: quante cose ho per ringraziarlo, quante per non essere d’accordo, quante per ammirarlo e quante per comprenderlo nel suo limite e perdonarlo. Provo a scrivere delle frasi che ho sentito da lui o che è come se me le avesse dette e che possono guidarmi nel cammino della mia vita. In questa notte di gioia e di preghiera lo affiderò a Dio insieme a tutti i bambini abbandonati, incompresi e rifiutati.