Giubileo Sacerdotale Don Walter

da 70 anni nella Vigna del Signore

Alle dieci di mercoledì 21 giugno, nella nostra chiesa parrocchiale, tra tanti amici e fedeli, don Walter Dall’Aglio ha celebrato il suo giubileo sacerdotale: settanta anni di sacerdozio.

Ordinato dal vescovo Mons. Evasio Colli nel giorno di domenica 21 giugno 1953 don Walter aveva poi celebrata la sua prima messa in Traversetolo il 28 giugno. Anche se nato a Mezzani il 2 luglio 1930, a soli due anni, con la famiglia si era trasferito in Traversetolo, paese in cui don Walter è cresciuto e ha maturato la sua vocazione al sacerdozio. Una decisione spontanea e sicura accompagnata e stimolata da eccezionali esempi di vita consacrata che lo avevano seguito e sostenuto nel percorso: Mons. Varesi e suor Maria Aloisia Dagnino, Figlia della Croce.

Prima a Noceto come cappellano poi parroco nella comunità di San Secondo dal 1960 al 1985, quindi desinato al Santuario Mariano di Santa Maria della Steccata per 26 anni ed infine canonico onorario della Basilica Cattedrale di Parma, ora, da alcuni anni, don Walter è tornato nel suo paese che lo ha accolto con calore ed amicizia e al quale egli dedica ogni mese una bellissima pagina di riflessione sul Giornalino parrocchiale: “La penna di don Walter”.

Nel corso dell’emozionante celebrazione con la presenza di don Massimo Fava, attuale parroco di San Secondo, don Mauro Pongolini, Mons. Eugenio Binini, vescovo emerito e don Giancarlo Reverberi, molti i momenti toccanti sorti dai tanti ricordi narrati e dalle tante esperienze vissute da don Walter nel lungo sacerdozio. Don Pongolini ha saputo egregiamente tracciare un profilo della figura sacerdotale, fonte di bene e guida specie nell’attualità; una presenza testimoniale che don Walter ha sempre saputo sostenere con capacità, esperienza e infinito amore per tutto il popolo al quale ha donato se stesso nell’esempio di Cristo. Una missione che, come ha sottolineato mons. Binini, nasce nel cuore che avverte la chiamata vocazionale e si affida a Dio divenendone suo strumento tra le genti, in ogni luogo e nelle diverse circostanze.

Don Walter ha poi rivolto un ricordo particolare a don Varesi, deceduto nel 1943 proprio quando lui iniziava il suo percorso sacerdotale. Un giubileo in cielo per don Varesi che tanto ha dato a Traversetolo lasciando in eredità non solo un bene infinito ma anche la nuova chiesa che ora ne conserva le spoglie. Quanti ricordi, quanti affetti e testimonianze tristi e gioiose nelle parole di don Walter! Una vita narrata con brevi parole ma che hanno toccato il profondo del cuore dei presenti.

Augurando che il Signore, nella sua infinita bontà, ci lasci ancora a lungo don Walter, testimone del bene di cui il mondo ha tanto bisogno, volgiamo anche un augurio ai suoi fedeli “Scout” che dall’ormai lontano periodo nocetano non lo hanno mai lasciato rinnovando ad ogni occasione, come in questa del giubileo, il loro affetto e riconoscenza.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono nato il 2 luglio 1930, battezzato il 7 luglio 1930. Ultimo di 4 fratelli già tutti, spero, in paradiso assieme al papà Igino, grande invalido di guerra (Libia – Dodecaneso – Rodi, 74° Reggimento Fanteria: grande guerra) e mamma Iolanda dalle mani abili, dal cuore d’oro … e dal pollice verde.

Ho frequentato le scuole elementari qui a Traversetolo col gradito ricordo dei vari insegnanti tra i quali in quinta l’indimenticabile Daniele Cisarri.

Dopo 13 anni di Seminario a Parma (tre di medie, due di Ginnasio, 3 di Liceo, 4 di Teologia) sono stato ordinato Sacerdote dal Vescovo Mons. Evasio Colli domenica 21 giugno 1953 (esattamente settanta anni fa).

Lo stesso Vescovo mi ha mandato nella parrocchia di NOCETO. Là sono rimasto sette anni sotto la guida di un parroco straordinario che ricordo con tanta riconoscenza: Monsignor Luigi Copello.

Dal 1960 al 1985 sono stato parroco nella comunità di San Secondo Parmense. Per me sono stati anni indimenticabili per avere incontrate persone diventati validi collaboratori nel Ministero. Sono tanto riconoscente per avere ricevuto dal Sindaco la Cittadinanza onoraria di San Secondo.

Dal 1985 al 2011 dal Vescovo Monsignor Benito Cocchi sono stato destinato al Santuario Mariano di Santa Maria della Steccata. Sono stato per 26 anni ammirato e commosso per avere constatato con gioia grande la pietà fervorosa dei Parmigiani alla nostra mamma celeste MARIA, e per avere ottenuto in quegli anni dalla Santa Sede la elevazione giuridica del nostro Santuario a BASILICA MINORE.

Dopo 26 anni di servizio alla Steccata ho dato le dimissioni e il Vescovo Mons. Enrico Solmi mi ha nominato canonico onorario della Basilica Cattedrale dove ho celebrato Messa, nella Cripta del Duomo e in Battistero, alle 8 ogni sabato. Nel pomeriggio ho potuto confessare per tante ore incontrando tante persone.

Dal 2018 dimoro qui a Traversetolo nella parrocchia della mia adolescenza e della mia Vocazione, dove ho celebrata la mia Prima Messa il 28 giugno 1953.

Per questo GIUBILEO STRAORDINARIO ho una parola sola che mi esce dal profondo del cuore: GRAZIE al SIGNORE che da “Chierichetto” mi ha scelto per essere suo MINISTRO di FEDE e di SPERANZA. A tutti coloro che hanno collaborato alla mia formazione Sacerdotale: l’arciprete mons. Riccardo Varesi, il cappellano don Giuseppe Celeste, mons. Mario Affolti, la Figlia della Croce suor Maria Alojsia Dagnino e Antonietta e Clelia Rizzoli, chiedendo scusa se non sono sempre stato inesauribile nel donarmi con gioia a tutti coloro che ho avuto il privilegio di incontrare in questi SETTANTA ANNI di ministero sacerdotale.

Con tanta riconoscenza fraterna invoco su tutti VOI la paterna, straordinaria BENEDIZIONE di DIO PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO. AMEN – ALLELUIA

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