Mamiano protesta
Nel dicembre del 1910 la frazione di Mamiano si riteneva offesa dall’Amministrazione Comunale del capoluogo che non aveva approvato il progetto per la nuova Via degli Argini presentato dalla Provincia. Eppure, sostenevano i mamianesi, Mamiano è la villa che porta al medesimo i migliori contributi di rendita. Ma c’era anche dell’altro nella protesta: Non sappiamo se il nostro Comune abbia nominata una Commissione per l’osservanza del regolamento d’igiene, ma ci piace osservare che, in Mamiano, proprio sulla strada che attraversa il paese, si è costruita una ritirata (orinatoio per uomini) che per la posizione che occupa ed il modo di costruzione, è un insulto all’igiene e all’estetica. Non crediamo che tale sconcio sia stato permesso, per cui speriamo che si penserà di rimediare.
Nella stessa data, 10 dicembre 1910, altre notizie provengono poi da Traversetolo, sempre come lettere al giornale “La Giovane Montagna”. Tra queste la descrizione di un comizio pubblico organizzato dal partito Socialista all’epoca in pieno contrasto, senza mezzi termini, con i partiti moderati più vicini all’ambiente cattolico.
Domenica scorsa un avviso annunciava la conferenza sull’Organizzazione Operaia che Tullio Masotti avrebbe tenuta nel Salone Cesari. Difatti, dopo le dieci, alla presenza di alcuni uditori che sul tardi aumentarono, forse fino a cento, si cominciò la conferenza, ma l’oratore era diventato il propagandista Saletti. Egli parlò della necessità di organizzarsi e di spazzare le prime difficoltà, ricordando (sic) l’esempio dei cristiani, che costretti dapprima a vivere nascosti, colla costanza poterono diventare una società numerosa e formidabile. Consigliò a star lontani dal prete e dalla Chiesa parlando con tale efficacia che, uscendo dalla conferenza e sentendo suonare le campane, molti salirono alla Chiesa per ascoltare la Messa.