Primo Natale del dopoguerra

3 ottobre 1945 prendeva possesso della Parrocchia di Traversetolo don Mario Affolti, sostituiva don Varesi che, per avanzata età, si era ritirato a Soragna presso don Bruno Binini. Quello del 1945 fu il suo primo Natale con i nuovi parrocchiani traversetolesi ai quali indirizzava il seguente messaggio a stampa:

“Vicariato Foraneo di Traversetolo
Arcipretura di Traversetolo 10 dicembre 1945

Carissimi Parrocchiani,
nell’approssimarsi delle Sante Feste desidero far pervenire a ciascuno di voi i miei auguri più fervidi insieme ad alcune raccomandazioni:
1. Prima di queste è di leggere le direttive del Vescovo riguardo le prossime elezioni¹ e di farne i debiti conti per il vostro bene e per il bene della Patria cattolica.
2. Seconda raccomandazione di far in modo che gli uomini siano liberi di venire al Corso di Cultura Religiosa ch’io terrò dal 17 al 24 nel salone della canonica alle 18.45 sul tema: Dio – Cristo e il suo messaggio sociale.
3. Terza raccomandazione di aiutare con offerte l’iniziativa promossa da alcuni parrocchiani di fare impiantare l’altoparlante in Chiesa.

Di compilare la risposta alle domande che vi faccio in merito all’orario delle funzioni; staccare il foglietto e restituirmelo perché così saprò regolarmi nel mettermi più che posso a vostra disposizione².

Cari Parrocchiani, per Natale desidererei essere in tutte le vostre famiglie specialmente in quelle in cui ci sono dei posti vuoti dovuti alla morte o naturale o in guerra o in prigionia, alla dispersione, alla forzata assenza di tanti vostri cari. Ci sarò spiritualmente: e perché certe solitudini non siano troppo sentite, dispongo che i poveri soli vengano a mangiare in Canonica con me il mezzogiorno di Natale.

Offriamo i nostri sacrifici in questo primo Natale di pace, perché segni l’inizio del ritorno alla concordia, alla calma, all’ordine sociale secondo lo spirito di Gesù Cristo che nel mistero dell’incarnazione si è fatto fratello nostro perché in Lui tutti ci sentissimo e fossimo fratelli.

Il mio venerato antecessore mi incarica di presentarvi i suoi auguri.

Ritroviamoci tutti all’altare del Signore.
Don Mario Affolti Arciprete

 

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1) Le elezioni a cui fa riferimento il testo si tennero domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946 e si votò per l'elezione di un'Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale, come stabilito con il decreto legislativo luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944.
Contemporaneamente si tenne un referendum istituzionale per la scelta fra Monarchia e Repubblica. La nascita della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum.
Per la prima volta in una consultazione politica nazionale votavano anche le donne: risultarono votanti circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini, pari complessivamente all'89,08% degli allora 28 005 449 aventi diritto al voto. I risultati furono proclamati dalla Corte di cassazione il 10 giugno 1946: 12 717 923 cittadini favorevoli alla repubblica e 10 719 284 cittadini favorevoli alla monarchia.
2) Gli orari delle funzioni proposti dal questionario erano i seguenti:
d’inverno: SS. Messe: 6.30 (delle donne di casa); 8 (parrocchiale); 9.30 (del fanciullo); 11 (degli uomini) – Vespro 14.30.
d’estate SS. Messe: 6 (delle donne di casa); 8 (parrocchiale); 9.30 (del fanciullo); 11 (degli uomini) – Vespro alle 15.
Per i giorni feriali: d’inverno, Messa alle 7; Rosario alle 19. D’estate: Messa alle 6.30; Rosario alle 20.





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