
Don Simonazzi, un sacerdote all’avanguardia
Non è certo questo il luogo dove ricostruire la lunga storia dell’Istruzione a Traversetolo; ma possiamo dire che, nonostante le leggi emanate dal Regno d’Italia, ancora agli inizi del Novecento, e per molti anni a seguire, l’organizzazione dell’istruzione elementare, 1a, 2a e 3a per i maschi, 1a e 2a per le femmine, era ancora del tutto dipendente dai singoli Comuni, dai quali doveva provenire anche la volontà di aprire uno speciale corso facoltativo maschile di 4a e 5a per chi volesse proseguire negli studi.
Nel Comune di Traversetolo, all’epoca, era presente solo una scuola elementare di base, con sede nel capoluogo, a questa si affiancò un plesso a Mamiano e uno a Bannone. I programmi scolastici non andavano oltre le nozioni basilari dello scrivere e leggere; l’apprendimento era trascurato dagli alunni che spesso già lavoravano come garzoni per terzi o con i propri genitori per lo più analfabeti.
Ma un altro interrogativo si rivolgeva alla scuola, o meglio, all’istruzione in generale:
La scuola doveva servire soltanto per insegnare a scrivere e far di conto ai bambini o l’istruzione doveva spaziare in più ambiti e livelli rivolgendosi anche agli adulti?
Problematica questa che viene posta in luce da un Traversetolese informato di quanto discusso nel Consiglio Comunale del novembre 1901, e che, delle proprie idee in proposito, ne rende partecipe La Giovane Montagna, scrivendo così al giornale:
Nell’adunanza del Consiglio Comunale dello scorso martedì si agitò una questione che divide gli animi dei padri coscritti. La questione della istruzione scolastica.
Il Comune non ha ancora provvisto completamente di scuole obbligatorie le varie frazioni. Cazzola, Sivizzano, Torre e Guardasone ne mancano e non vi è neppure nel centro la scuola facoltativa di quarta e quinta. Il bisogno di accrescere le scuole è sentito e reclamato dagli amministrati. Ma parte dei Consiglieri vogliono subito completare l’istruzione obbligatoria, parte domandano la scuola facoltativa. Quelli fanno appello alla giustizia della legge, questi alla cosi detta “altezza dei tempi”. Io non entro in questa diatriba, ma se fossi Consigliere reclamerei una scuola invernale di agricoltura. In paese, ove ciascuno possiede il suo brandello di terra, la scuola sarebbe assai proficua. Mi pare che per istruirsi sia necessario poter vivere.
L’appello del lettore non ebbe riscontro e la discussione sulla scuola, in Consiglio comunale, continuò a lungo tra proposte e controproposte
Rispose invece concretamente in parroco di Traversetolo che aprì una scuola di agricoltura aperta a tutti i coltivatori del Comune. La scuola serale ebbe notevole successo: così ne scrive la Giovane Montagna nei primi giorni del gennaio 1904:
Scuola di Agricoltura – il nostro egregio Arciprete Dott. D. Roberto Simonazzi ha avuto la felice idea di aprire in paese una scuola di agricoltura
Convinto per esperienze proprie e per lungo studio dei grandi benefici che un sistema razionale di agricoltura qual è il “sistema Solari”¹ può apportare alle nostre campagne, egli ha invitato i conterrazzani ad una serie di conferenze nelle quali egli sa spiegare con molta chiarezza la grande scoperta del Solari, ed additare con molta precisione la via facile e breve perché la verità di tale scoperta sia confermata dall’esperienza di tutti.
Il concorso degli uditori è superiore ad ogni aspettativa.
Accorrono alle conferenze anche i coloni dei dintorni. Dopo la scuola, com’è naturale, nasce la discussione e nella discussione “l’idea nuova” si fa strada, ed i buoi coloni tornano alle loro case sognando i cento quintali di trifoglio ed i venti di frumento per ettaro.
Oh il vostro sogno, o buoni coloni, non sia ingannatore, la promessa che vi fa la nuova agricoltura non è fallace. Abbiate fede nel vostro avvenire!
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¹Stanislao Solari (Genova, 22 gennaio 1829 – Parma, 23 novembre 1906). Fu l'ideatore di un innovativo metodo di coltivazione razionale, basato sulla rotazione delle colture di leguminose, produttrici di azoto, e di cereali, che invece ne abbisognano (Azotofissazione).