Giudici - Capitolo 2

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[1] Ora l'angelo del Signore salì da Gàlgala a Bochìm e disse: "Io vi ho fatto uscire dall'Egitto e vi ho fatto entrare nella terra che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: "Non infrangerò mai la mia alleanza con voi,

[2] e voi non farete alleanza con gli abitanti di questa terra; distruggerete i loro altari". Ma voi non avete obbedito alla mia voce. Che cosa avete fatto?

[3] Perciò anch'io dico: non li scaccerò dinanzi a voi; ma essi vi staranno ai fianchi e i loro dèi saranno per voi una trappola".

[4] Appena l'angelo del Signore ebbe detto queste parole a tutti gli Israeliti, il popolo alzò la voce e pianse.

[5] Chiamarono quel luogo Bochìm e là offrirono sacrifici al Signore.

[6] Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nella sua eredità, a prendere in possesso la terra.

[7] Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatto in favore d'Israele.

[8] Poi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni

[9] e fu sepolto nel territorio della sua eredità, a Timnat-Cheres, sulle montagne di Èfraim, a settentrione del monte Gaas.

[10] Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un'altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l'opera che aveva compiuto in favore d'Israele.

[11] Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal;

[12] abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d'Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore,

[13] abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti.

[14] Allora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici.

[15] In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all'estremo.

[16] Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano.

[17] Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.

[18] Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano.

[19] Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.

[20] Perciò l'ira del Signore si accese contro Israele e disse: "Poiché questa nazione ha violato l'alleanza che avevo stabilito con i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce,

[21] anch'io non scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli che Giosuè lasciò quando morì.

[22] Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se custodiranno o no la via del Signore, camminando in essa, come la custodirono i loro padri".

[23] Il Signore lasciò sussistere quelle nazioni, senza affrettarsi a scacciarle, e non le consegnò nelle mani di Giosuè.