Geremia - Capitolo 2
[1] Mi fu rivolta questa parola del Signore:
[2] "Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in terra non seminata.
[3] Israele era sacro al Signore, la primizia del suo raccolto; quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore.
[4] Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, voi, famiglie tutte d'Israele!
[5] Così dice il Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri per allontanarsi da me e correre dietro al nulla, diventando loro stessi nullità?
[6] E non si domandarono: "Dov'è il Signore che ci fece uscire dall'Egitto, e ci guidò nel deserto, terra di steppe e di frane, terra arida e tenebrosa, terra che nessuno attraversa e dove nessuno dimora?".
[7] Io vi ho condotti in una terra che è un giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti, ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso una vergogna la mia eredità.
[8] Neppure i sacerdoti si domandarono: "Dov'è il Signore?". Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetato in nome di Baal e hanno seguito idoli che non aiutano.
[9] Per questo intenterò ancora un processo contro di voi - oracolo del Signore - e farò causa ai figli dei vostri figli.
[10] Recatevi nelle isole dei Chittìm e osservate, mandate gente a Kedar e considerate bene, vedete se è mai accaduta una cosa simile.
[11] Un popolo ha cambiato i suoi dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato me, sua gloria, con un idolo inutile.
[12] O cieli, siatene esterrefatti, inorriditi e spaventati. Oracolo del Signore.
[13] Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l'acqua.
[14] Israele è forse uno schiavo, o è nato servo in casa? Perché è diventato una preda?
[15] Contro di lui ruggiscono leoni con ruggiti minacciosi. Hanno ridotto la sua terra a deserto, le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
[16] Persino le genti di Menfi e di Tafni ti hanno umiliata radendoti il capo.
[17] Non ti accade forse tutto questo perché hai abbandonato il Signore, tuo Dio, al tempo in cui era tua guida nel cammino?
[18] E ora, perché corri verso l'Egitto a bere l'acqua del Nilo? Perché corri verso l'Assiria a bere l'acqua dell'Eufrate?
[19] La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Renditi conto e prova quanto è triste e amaro abbandonare il Signore, tuo Dio, e non avere più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti.
[20] Già da tempo hai infranto il giogo, hai spezzato i legami e hai detto: "Non voglio essere serva!". Su ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
[21] Io ti avevo piantato come vigna pregiata, tutta di vitigni genuini; come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda?
[22] Anche se tu ti lavassi con soda e molta potassa, resterebbe davanti a me la macchia della tua iniquità. Oracolo del Signore.
[23] Come osi dire: "Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal"? Guarda nella valle le tracce dei tuoi passi, riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda!
[24] Asina selvatica, abituata al deserto: quando ansima nell'ardore del suo desiderio, chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non fanno fatica: la troveranno sempre disponibile.
[25] Férmati prima che il tuo piede resti scalzo e la tua gola inaridisca! Ma tu rispondi: "No, è inutile, perché io amo gli stranieri, voglio andare con loro".
[26] Come viene svergognato un ladro sorpreso in flagrante, così restano svergognati quelli della casa d'Israele, con i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti.
[27] Dicono a un pezzo di legno: "Sei tu mio padre", e a una pietra: "Tu mi hai generato". A me rivolgono le spalle, non la faccia; ma al tempo della sventura invocano: "Àlzati, salvaci!".
[28] Dove sono gli dèi che ti sei costruito? Si alzino, se sono capaci di salvarti nel tempo della sventura; poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda!
[29] Perché contendete con me? Tutti vi siete ribellati contro di me. Oracolo del Signore.
[30] Invano ho colpito i vostri figli: non hanno imparato la lezione. La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.
[31] Voi di questa generazione, fate attenzione alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra dov'è sempre notte? Perché il mio popolo dice: "Siamo liberi, non verremo più da te"?
[32] Dimentica forse una vergine i suoi ornamenti, una sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato da giorni innumerevoli.
[33] Come sai scegliere bene la tua via in cerca di amore! Anche alle donne peggiori hai insegnato le tue strade.
[34] Sull'orlo delle tue vesti si trova persino il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi a scassinare! Eppure per tutto questo
[35] tu protesti: "Io sono innocente, perciò la sua ira si è allontanata da me". Ecco, io ti chiamo in giudizio, perché hai detto: "Non ho peccato!".
[36] Con quale leggerezza cambi strada? Anche dall'Egitto sarai delusa, come fosti delusa dall'Assiria.
[37] Anche di là tornerai con le mani sul capo, perché il Signore ha respinto coloro nei quali confidi; da loro non avrai alcun vantaggio.