Ezechiele - Capitolo 9
[1] Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano".
[2] Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo.
[3] La gloria del Dio d'Israele, dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba.
[4] Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono".
[5] Agli altri disse, in modo che io sentissi: "Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non abbia pietà, non abbiate compassione.
[6] Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: non toccate, però, chi abbia il tau in fronte. Cominciate dal mio santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio.
[7] Disse loro: "Profanate pure il tempio, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!". Quelli uscirono e fecero strage nella città.
[8] Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo. Mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah! Signore Dio, sterminerai quanto è rimasto d'Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?".
[9] Mi disse: "L'iniquità d'Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: "Il Signore ha abbandonato il paese; il Signore non vede".
[10] Ebbene, neppure il mio occhio avrà pietà e non avrò compassione: farò ricadere sul loro capo la loro condotta".
[11] Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, venne a rendere conto con queste parole: "Ho fatto come tu mi hai comandato".