
Pregiudizi di classe sociale
Traversetolo agli inizi del Novecento era luogo di villeggiatura: il “fresco” della campagna, il paesaggio verdeggiante con le sue colline attiravano dalla città molti “villeggianti” che qui si costruivano le loro “amene” residenze. Economicamente, per il paese, ciò era proficuo: si trattava di persone molto benestanti dell’aristocrazia di Parma, alcuni anche “titolati” e, nel borgo, i “signori” erano tenuti di gran conto. I villeggianti vivevano una loro dimensione del paese: ritrovi in villa, feste, scampagnate, sfoggio di abiti alla moda, sport … ma tutto ciò con distacco dalla “plebe”, rispettata e amata per il servizio, ma tenuta a distanza per condizione sociale.
Ma non tutti i traversetolesi gradivano questa “separazione” sociale.
Si legge, sempre su La Giovane Montagna del 22 settembre 1906, il seguente articoletto:
nei giorni scorsi, 16 e 18 del corrente mese, nell’ampia sala delle reverende suore di Sant’Andrea, si tennero a Traversetolo due recite di beneficenza a pro’ del nostro Asilo Infantile.
Senza diffonderci a lungo sull’esito dello spettacolo, che si potrebbe riassumere nella parola “riuscitissimo”, notiamo però che il concorso di pubblico non fu come lo si sarebbe desiderato, e questo perché mancò assolutamente il contributo di quella popolazione attiva, intelligente, coscienziosa e modesta che costituisce senza dubbio il buon nerbo del paese nostro: la classe dei commercianti.
E perché – si domanderà il lettore – la ragione di tutto questo?
La ragione a noi sembra chiara e la esprimiamo così: l’assenza dei commercianti dall’intervento alla recita di beneficenza fu causata dal fatto che i signori del Comitato nel mandare gli inviti personali, vollero tener distinta dall’aristocratica colonia dei villeggianti, la classe dei commercianti, per cui domenica (giorno 16) fu fatta una recita per la prima e martedì (19) si diede una serata a prezzi ridotti per la classe dei commercianti.
Da qui la giusta indignazione del paese tutto che si astenne dall’intervenire alla festa.
(firmato: alcuni commercianti)
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nell'immagine: 1903 - 1906 Il villino Volpi il cui fronte era rivolto alla Pedemontana per Bannone. Sul fondo compare la chiesa parrocchiale con l’antico campanile